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Il salone: novità e trend

Ballmer difende la trincea: Microsoft resta solida e forte

di Luca De Biase

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8 gennaio 2010

Il maglioncino rosso con il collo a vu. La corporatura di chi non è ossessionato dalla dieta. Persino il tono di voce pacato. Niente fuochi d'artificio per Steve Ballmer, ceo della Microsoft, che ha aperto l'edizione 2010 del Ces, a Las Vegas, all'insegna della serenità. Proprio lui, il focoso trascinatore dell'informatica mondiale che milioni di frequentatori di YouTube non cessano di ammirare nelle tirate motivazionali – francamente comiche – rivolte a oceaniche platee di collaboratori, sviluppatori, o potenziali clienti. No. Ballmer quest'anno ha voluto dare un messaggio tranquillo per dire che: la Microsoft è forte e solida, la tecnologia digitale è ancora in pieno sviluppo e il mercato cresce, nonostante tutto.
Non era facile, per Ballmer, scegliere il tono di voce, in questa prima uscita del 2010. Perché da tempo la sua azienda non è più il protagonista assoluto dell'informatica globale, sovrastata dall'eccitazione generata dallo stile della Apple e dall'implacabile innovatività di Google, sfidata dall'ingenua semplicità di Nintendo e dall'improvvisa attrattività di Facebook, spiazzata dalla moltiplicazione dei prodotti che non hanno bisogno dei suoi sistemi operativi e dalla sotterranea concorrenza dei software open source.
Ballmer ha potuto vantare i successi tecnologici della xBox, la console per videogiochi con 39 milioni di utenti, e l'avanzata delle quote di mercato di Bing, il suo motore di ricerca. E soprattutto ha potuto sottolineare la qualità del sistema operativo, Windows 7: un software intelligente che è riuscito a far dimenticare a tempo di record le ironiche recensioni – e le irate proteste – che si era attirato il predecessore Vista. Ma aveva bisogno di trovare una soluzione per dimostrare che la sua Microsoft ha ancora una marcia in più sul terreno strategico.
L'ha trovata descrivendo l'universo digitale con un concetto uno e trino: i nuovi strumenti che si fanno strada sul mercato, compreso il nuovo tablet Hp mostrato nell'occasione, sono tutti dei personal computer anche se gli utenti li guardano attraverso tre finestre di dimensioni diverse: i tre schermi del pc, della tv e del cellulare. Come dire: noi della Microsoft siamo ancora i produttori della piattaforma di riferimento per la gran parte di questi piccoli e grandi pc e siamo i più attrezzati a governare la convergenza delle tecnologie che stanno dietro a quei tre schermi. E poiché nella complessità del mondo informatico scaturito dalla rivoluzione internettiana molti cercano oasi di pace, un messaggio semplificante può essere apprezzato. Come, appunto, il tono sereno del discorso e dell'aspetto di Ballmer.
Il fatto è che i fronti sui quali la Microsoft fa fatica sono molti. Troppi. Lo Zune ha ricevuto recentemente buone recensioni ma non appare neppure lontanamente in grado di contestare la leadership dell'iPod. Bing ha guadagnato posizioni nei motori di ricerca, anche grazie all'accordo con Yahoo!, ma nessuno si sogna di pensare che possa impensierire la leadership di Google. I videogiochi vanno bene, ma Nintendo è fortissima e Sony non abbandona, mentre l'attenzione di chi si occupa di questo genere di divertimento sembra concentrata sui prodotti ipersemplificati ma sociali che girano sugli iPhone o su Facebook. Che a sua volta impensierisce persino il bestseller giovanilista della Microsoft: quel Messenger che aveva per un certo tempo occupato la maggior parte del tempo dei ragazzi online, passati recentemente in parte importante alla comunicazione più articolata consentita dalla piattaforma di Mark Zuckerberg.
Quanto al sistema operativo Windows e alla suite di programmi Office, il cuore del business e la cornucopia dei profitti della Microsoft, non ci sono segni di cedimento, nel mondo dei pc tradizionali. Ma come non vedere l'evoluzione di una quantità di alternative che ne erodono, lentamente ma in modo sensibile, la quota di mercato? I documenti che si scrivono sul servizio gratuito di Google, i netbook che montano sistemi Linux, o Android, non hanno scalfito la base dei clienti dei sempreverdi pc, ma hanno convinto masse di utenti che volevano macchine specializzate nella navigazione su internet e nell'uso delle risorse informatiche che si trovano online.
Insomma: non era facile per Ballmer trovare il suo tono di voce e descrivere la nuova identità della Microsoft, più veloce e internettiana, ma tranquilla e tranquillizzante. La soluzione sembra essere stata nell'affermare che la miglior difesa è... la difesa.

8 gennaio 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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